Hedda Forlivesi
Biografia e bibliografiaHedda Forlivesi, alfonsinese di nascita e di elezione, raggiunto il diploma di maturità magistrale, ha svolto, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, dapprima la mansione di Direttore Amministrativo presso l’ospedale di Alfonsine e in un secondo tempo, fino alla sua collocazione a riposo, quella di Responsabile Aziendale dei servizi alberghieri del- l’AUSL. Pubblicista e Direttore del periodico bimestrale “La Voce del Senio”, non ha mai abdicato nel tempo alla sua dedizione nei confronti della scrittura e della poesia dialettale. Fiur d’gatapózla, la sua ultima silloge edita da Walberti nell’agosto del 2010 si aggiunge a: Giurdâna, 1973 - Edizioni del Girasole. Raccolta di poesie in vernacolo. L’Argaza, 1983 - Edizioni del Girasole. Raccolta di zirudël. I dulz ‘d Sânta Pulögna, 1995 , Edizioni Centro Stampa L’inchiostro. I fët dla veriëla, 1996 - Edizione Comune di Alfonsine. Raccolta di fatti relativi a personaggi della Via Reale. Par dila s-ceta, 1997 - Edizione Comune di Alfonsine. Raccolta di zirudël. Paolo Borghi |
Hedda Forlivesi
L’ânma de’ mêr Valente Faustini Piacenza L’udór d’na nöta amiga e’ sopia int i pinsir de’ mêr ch’e’ spoma, a riva, él biânchi d’gabien. Luntân un mutór, côr dla bêrca, e’ cânta. Mel viulen d’vent, ingavagné int i cavel, j à tôlt e’ môrs a i mi pinsir e a-m sint, sota la pël, l’ânma de’ mêr. Chi silênzi Pignataza 2003 Chi silênzi, stra d’nun, ch’is scurèva int’ è pèt…! Lóngh, còma un viaz d’pinsir culurê. J’avèva l’udór dla ménta frésca. Nun e’ e’ silênzi, c’un èra mai asé par cuntës ignacvél! Adés, a s-curên e us è ròt e bambòz ! |
Hedda Forlivesi
L’anima del mare Il profumo di una notte amica soffia dentro i pensieri del mare che spumeggia, a riva, ali bianche di gabbiani. Lontano, un motore, cuore della barca, canta. Mille violini di vento, ingarbugliati nei capelli, hanno tolto il freno ai miei pensieri e mi sento, sotto la pelle, l’anima del mare. Quei silenzi Quei silenzi, fra noi, che ci correvano nel petto…! Lunghi, come un viaggio di pensieri colorati. Avevano l’odore della menta fresca. Noi e il silenzio, che non era mai abbastanza per raccontarci tutto! Adesso, parliamo e s’è rotto il giocattolo! |